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Armillaria mellea, armillariella mellea, Famigliola buona, Chiodino


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Chiodini: Armillaria mellea - foto Giorgio Muscas   Chiodini: Armillaria mellea - foto Giorgio Muscas   Chiodini: Armillaria mellea - Foto Giorgio Muscas   Chiodini: Armillaria mellea - Foto Giorgio Muscas


Genere "armillariella":

Cappello 3-6 cm., umbonato; orlo sottile, arrotolato; poi svolto, ondulato, Armillaria mellea foto Giorgio Muscas - Rome Italy striato e alfine fessurato; cuticola viscida a tempo umido; irta di squamette, più fitte al centro; quasi del tutto assenti negli esemplari stagionati; di colore del miele o della cannella o brunastro o bruno-rossastro o olivastro, a seconda delle piante sulle quali vegeta; eccezionalmente su acacia, può essere anche completamente candido.
Gambo slanciato, fibroso, elastico, midolloso; roseo e striato in alto;brunastro, via via più scuro, dall'anello al piede; piede fuligginoso, intozzato, ma compresso da quello degli altri esemplari dello stesso cespo.
Anello, o armilla, di notevole spessore, sopra bianco e striato, sotto giallastro e flocculoso.
Carne, soda quella del cappello, fibrosa quella del gambo.
Armillaria mellea - foto Muscas Giorgio - Rome - Italy Odore, poco gradevole.
Sapore, tra l'acidulo e l'amarognolo.
Lamelle, non tanto fitte, basse, un po' decorrenti lungo il gambo, e poi prolungantesi ulteriormente sul medesimo mediante uncino e filetto; prima biancastre, con iridescenze gialle o rosee; poi stinte e con chiazze rossastre.
Spore, bianche.
Habitat, cresce d'autunno, a cespi, sui tronchi di alberi vivi, che danneggia, ma anche su ceppi e radici morte; a volte cresce tra l'erba che occulta del legno in sfacelo, ora solitaria, ora a cespi; se solitaria, può avere allora il cappello molto grande. 6-16 cm. e il piede del gambo rigonfio.
Commestibile, solo se ben cotta ed escluso il liquame che secerne cuocendo, che è tossico; si presta ad essere essicata.

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